Nuova sezione del Gambero Rosso: "Upepidde" tra i primi UNA TRATTORIA DI RUVO NEL GOTHA DEL BUON GUSTO Non soltanto le "Tre Forchette", i nomi più blasonati della ristorazione italica, i cuochi negli ultimi anni hanno contribuito a diffondere la fama della nostra cucina nel mondo, ma anche i "Tre Gamberi" ovvero le dodici migliori trattorie italiane. La Guida dei ristoranti d'Italia del Gambero Rosso 2004, presentata ieri a Roma, apre un nuovo interessante capitolo nella sua esperienza editoriale, con un occhio attento al caro vita (e al caro ristoranti) che sicuramente verrà apprezzato. [...]
"Repubblica" 14 Ottobre 2003
Gambero Rosso, non solo chef - premiate anche le trattorie Il Gambero, più dinamico e coraggioso de "l'Espresso" nel cogliere il nuovo, accanto alle forchette ha introdotto quest'anno, apprezzatissimi, i tre gamberi stilizzati per premiare le migliori trattorie, dodici: Amerigo a Savigno (BO), Antica Bettola da Marisa a Rive d'Arcano (UD), L'Asino d'Oro a Orvieto (TR), La Brinca a Nè (GE), Caffé la Crepa a Isola Dovarese (CR), La Caveja a Pietravairano (CE), Krone ad Aldino (BZ), Locanda Mariella a Calestano (PR), Osteria della Villetta a Palazzolo sull'Oglio (BS) Taverna 58 a Pescara e infine l'U.P.E.P.I.D.D.E. a Ruvo di Puglia (BA). Piacciono perché valorizzano i prodotti del territorio, hanno una gestione familiare e una particolare attenzione ai prezzi. Tutti vogliono mangiar bene e spendere poco, ben vengano quindi gli oscar qualità/prezzo, venti in tutto. Fermo restando che i maestri costano.
"il Giornale" 14 ottobre 2003 di Paolo Marchi
Ruvo di Puglia, a soli 18 chilometri da Castel del monte. Nel centro si staglia la facciata della cattedrale romanica, ma meritano una visita anche la settecentesca chiesa del Purgatorio e il Museo Jatta, che raccoglie vasi di produzione attica, apula, protolucana e corinzia. La gita tra i vicoli del centro storico va coronata con un omaggio al palato. Il ristorante U.P.E.P.I.D.D.E. stupisce sin dal nome, sigla di "Unico posto esclusivo per individui di doppia esigenza". [...]
"DOVE" n. 8 Agosto 2001 inviato da Dove, il fotogiornalista Marco Santini
Acronimo, ma che significa in dialetto locale anche "piccola cosa curata", una volta entrati nel localino troverete che il nome è appropriato. Il ristorante a poca distanza dalla cattedrale, splendido esempio di romanico - pugliese, propone una cucina di territorio semplice, ma curata, basata su buone materie prime. Verdure grigliate, sott'oli e funghi carboncelli della Murgia, poi le trofie con asparagi selvatici, orecchiette con pomodoro e ricotta forte. Trionfano le carni nei secondi, maiale, agnello e cavallo. In crescita la cantina.
"L' Espresso" 10 maggio 2001